
di Redazione
Quarta edizione per Dialogando 2025, la rassegna letteraria della città di Parabiago che si arricchisce sempre più di proposte, libri, nomi
autorevoli e tra questi anche quello di Rajae Bezzaz e la sua Araba Felice – la vita svelata di una musulmana poco ortodossa, edito da Cairo. L’incontro si
terrà giovedì 26 giugno presso il cortile di villa Corvini, alle ore 21:30. Modera Laura Defendi, giornalista e appassionata di cultura e
territorio, che ci guiderà in una conversazione tutta da ascoltare.
“Un’infanzia da maschiaccio,un’adolescenza all’insegna della ribellione,un’esistenza trascorsa in difesa dei più deboli e improntata all’affermazione di sé in quanto donna libera: la vita di
Rajae Bezzaz, «svelata» in prima persona attraverso i tanti viaggi e le spesso tragiche vicissitudini familiari, raccontata con l’inconfondibile vena ironica che abbiamo imparato a conoscere
sugli schermi di Striscia la notizia. «Voglio sentirmi libera di assumere qualsiasi forma, non ho un contorno netto»: così l’autrice ci insegna quanto la diversità rappresenti sempre un valore
aggiunto e mai un ostacolo, raccontandoci come una donna possa difendere strenuamente i propri diritti rimanendo fedele all’Islam. Un grande messaggio di integrazione, dono elargito all’Occidente
tanto amato da una ragazza marocchina saldamente legata alle proprie origini.”
Rajae Bezzaz: la sua vita è un road movie senza finale, forse anche quello è un viaggio verso qualcosa. Nata in Libia nel 1989, appena due mesi prima che il mondo cambiasse per sempre il suo
assetto. Cresciuta fino a 9 anni in Marocco e poi l’Italia. Anche nel bel paese continua l’itinerario: Lucca, Bologna, Catanzaro, Ostuni, Roma, Milano. Reporter, Attrice, Conduttrice, Inviata per
Striscia la Notizia ed anche doppiatrice per la versione italiana della serie d’animazione “Happy Family”. Sin da piccola ha un’innata capacità di emozionare attraverso le storie. Esperta di
comunicazione emotiva non ha mai deposto l’ascia nelle le sue numerose battaglie. Ha sempre voluto lavorare nel mondo dello spettacolo. Quando era piccola sua nonna la iscrisse ad un corso di
teatro. Di lì è iniziata ogni cosa. Sapere che un suo racconto possa essere un specchio per gli altri la riempie d’orgoglio. Mossa da un’insaziabile fame di fatti, cronache ed avventure, la
medesima di quando ha iniziato, affronta il lavoro con una solarità disarmante e non si dà mai per vinta. Si è sempre messa in gioco, esposta anche in situazioni difficili ed il suo successo nel
mondo dei reportage sta propio in questo: provarci sempre, buttarsi con audacia e dedizione. Non perde chi non ce la fa. Ma chi non ci prova neanche. Tutte le sue storie hanno il filo rosso della
diversità. Il “diverso”, come tutte le cose che non conosciamo, può metterci paura. L’accettazione è un processo che va alla velocità delle stelle marine, lento ma inarrestabile. Quando s’inizia
a capire che vantaggio il conoscere porta con sé, non ci si ferma più.
crediti foto: ufficio stampa Ivana Stjepanovic