di Laura Frigerio
Siamo abituati a vedere Cara Delevingne protagonista di sfilate e servizi glamour, oppure protagonista di qualche film. Stavolta invece si presenta in veste inedita, al timone di
"Planet Sex con Cara Delevingne" che ci dà appuntamento su Cielo ogni
lunedì, in seconda serata, dal 22 maggio.
Di cosa si tratta? Di una serie fresca, irriverente, colorata e curiosa capace di travolgere il telespettatore in un viaggio alla scoperta e all’analisi dei meandri della mente,
del corpo e della sessualità. Ebbene si: in ogni episodio Cara Delevingne esplorerà le dinamiche del desiderio, la monogamia, l’identità di genere, la pornografia, la body
positivity.
Questo progetto è stato per l’attrice e modella britannica, come da lei stessa dichiarato, un'occasione di grande riflessione e scoperta di sé che le ha permesso di fare i conti con molte paure,
non ultime “l'omofobia e un forte senso di vergogna di sé”. “Non potevo parlarne con nessuno” - ricorda riferendosi alla sua identità pansessuale già durante gli anni dell’adolescenza. E
aggiunge “Ho avuto molta omofobia e vergogna interiorizzate. Pensavo di essere anormale”.
Il superamento dei suoi confini, fisici e mentali, è stato per Cara Delevingne un’esperienza liberatoria, che afferma, di sentirsi bene come non mai. E così in "Planet Sex" si è messa in gioco
senza riserve, come quando partecipò ad un seminario sulla masturbazione, che si rivelò meno teorico di quanto potesse pensare.
Cara Delevingne è diventata negli anni anche una icona queer: lei, infatti, non ha mai fatto mistero di essere bisessuale. Tra l'altro, lavorare a questa serie, le ha permesso di arrivare una
maggiore chiarezza sulla propria identità di genere. Nelle interviste si è detta felice all'idea che il documentario possa essere utile al pubblico per capire quanto ha capito lei che, tutto
sommato, è stata fortunata a poter dichiarare il suo orientamento liberamente.
crediti foto: ufficio stampa MNcomm