di Redazione
Venerdì 29 gennaio, in prima serata su Italia 1,
nuovo appuntamento con “Freedom - Oltre il confine”.
Roberto Giacobbo continua con il suo affascinante viaggio per raccontarci i luoghi più interessanti e sorprendenti del nostro Paese e del mondo.
Questa settimana, reportage da Molise, Sardegna, Puglia e dal sottosuolo di Roma, tra castelli e grotte, altari misteriosi e laboratori d’avanguardia, misteri di pietra e culti dimenticati…
Giacobbo si reca in Molise per capire cosa abbia determinato la nascita dei castelli: durante il Medioevo, in tutta Europa, si stima ne siano stati costruiti quasi 100.000. Uno sforzo costruttivo
enorme, cominciato alla fine del IX secolo, cui hanno partecipato proprietari terrieri, vescovi, monaci e persino contadini.
Il team di Freedom va alla scoperta di due tra i più antichi e affascinanti manieri del Centro Italia: una fortezza arroccata su uno sperone di roccia, distrutta da Federico II e di cui oggi
rimangono solo rovine, e una ancora abitata, dove i proprietari hanno a che fare con inquietanti presenze. Il viaggio prosegue in Sardegna, sulle tracce di popoli vissuti a cavallo tra storia e
preistoria, agli albori della civiltà: Giacobbo è a Oschiri, un piccolo comune della Gallura, dove si trova quello che è stato ribattezzato il monumento più misterioso di tutta la Sardegna. È un
altare con un messaggio inciso sulla pietra, che nessuno è ancora riuscito a decifrare.
Le telecamere di Freedom navigano quindi lungo le coste del Golfo di Orosei, all'interno della grotta più lunga d'Italia, dove il mare non ha cancellato i segni lasciati da antichi uomini. Dal
Museo dell’Impossibile Giacobbo parla di alcuni “misteri di pietra”: massi che sembrano camminare da soli, strani volti che appaiono e scompaiono dai pavimenti e pietre che crescono e si
riproducono. Scienza e Storia, Fisica e Archeologia: discipline apparentemente distanti oggi sono chiamate a lavorare insieme per conoscere meglio il nostro passato.
A Brindisi, in Puglia, nella Cittadella della Ricerca dell'Università del Salento, si trova il Centro di Datazione e Diagnostica. È un laboratorio all'avanguardia, dove un grande acceleratore di
particelle permette di stabilire l'epoca dei reperti archeologici in modo preciso e affidabile. Qui, ad esempio, è stato dimostrato come la Lupa di Bronzo, attualmente esposta in Campidoglio a
Roma, non sia quella originale, ma una riproduzione medievale. Grazie ad un fascio di atomi, attraverso uno strumento che è nato per studiare la materia, oggi è possibile rileggere intere pagine
della nostra storia. Giacobbo ne spiega i segreti e racconta le prospettive future di questa tecnologia così preziosa.
2000 anni fa, mentre il Cristianesimo stava diffondendo il suo credo nei territori dell’Impero Romano, c’era un’altra importante religione, seguita da migliaia di persone, che ora sembra essere
stata dimenticata dalla storia. Un culto che veniva da regioni orientali e affondava le sue radici in tempi remoti. I suoi rituali venivano svolti in spazi sotterranei e prevedevano il sacrificio
di un toro. Giacobbo va a caccia di indizi nel sottosuolo di Roma, dov’è ancora presente un luogo in cui si venerava Mithra: il mitreo dell’Ara Massima di Ercole.
Un sito di eccezionale importanza, che ancora oggi custodisce alcuni segreti di questo antico e misterioso culto.
crediti foto: ufficio stampa