di Laura Frigerio
Il grande cinema, italiano e internazionale, approda su Zelig TV (canale 63 del DTT). Questa sera, alle 21.30, viene inaugurato il primo ciclo di film
provenienti dall’archivio dello storico Istituto Luce.
Si tratta di 9 titoli (tutti in onda in prima serata) che passano dal registro comico al drammatico. Tra di loro anche una prima tv assoluta: “Le ragioni dell’aragosta” di Sabina
Guzzanti.
All’interno del ciclo due mini rassegne: la prima è "Regia, sostantivo femminile", quattro pellicole che valorizzano il contributo al femminile nella
cinematografia italiana e straniera, mentre la seconda "I cattivi anni ‘90", un affresco dell’Italia di Mani Pulite e Tangentopoli, attraverso tre film.
Il ciclo si apre il 4 aprile con “Amore e ginnastica” di Luigi Filippo D'Amico, commedia garbata e divertente del 1973, tratta dall'omonimo e sorprendente romanzo breve di
Edmondo De Amicis, con protagonisti un bravissimo Lino Capolicchio e una splendida Senta Berger.
A seguire, giovedì 11 aprile, Silvio Soldini con uno dei suoi film più riusciti, “Pane e Tulipani”, commedia sentimentale d’autore del 1999 con il grande Bruno Ganz recentemente
scomparso e un cast di attori nostrani di ottimo livello, dalla protagonista Licia Maglietta a Marina Massironi, Antonio Catania, Giuseppe Battiston e Felice Andreasi; nel film anche un ironico
cameo di Don Backy.
Il 18 aprile la mini rassegna "Regia, sostantivo femminile part"e con “Ferdinando e Carolina”, commedia storica del 1999 di Lina Wertmüller, prima regista donna candidata a un
Oscar, qui alle prese con il racconto dell'infanzia e del regno di uno degli ultimi monarchi borbonici del Regno delle due Sicilie.
Il 25 aprile è la volta de “Le ragioni dell’aragosta” (2007) della vulcanica Sabina Guzzanti, un’esilarante prima TV a metà strada tra un documentario e un reality, che chiama a
raccolta lo storico cast di Avanzi, programma TV cult del 1992: oltre alla stessa Guzzanti, anche Pier Francesco Loche, Francesca Reggiani, Cinzia Leone, Antonello Fassari e Stefano
Masciarelli.
Il 2 maggio arriva l’intenso “L’Albero delle pere” (1998) di Francesca Archibugi, film crudo ma allo stesso tempo poetico, che porta in scena temi della società contemporanea,
con tre apprezzati volti del cinema italiano, Valeria Golino, Sergio Rubini e Stefano Dionisi.
La rassegna al femminile si chiude il 9 maggio con un titolo internazionale, “La storia di Agnes Browne” commedia del 1999 diretta dalla grande Anjelica Huston, qui anche attrice
insieme a un ottimo cast tra cui il simpaticissimo Tom Jones, che mostra uno spaccato al femminile delle donne Irlandesi nel 1967.
Giovedì 16 maggio è in programma invece la partenza della mini rassegna "I cattivi anni ’90" con “Bonus Malus” commedia del 1993 di Vito Zagarrio che racconta la
storia di un ispettore puntiglioso di un'assicurazione alle prese con delle polizze dubbie, con un pool di attori qui alle loro prime esperienze nel cinema, Athina Cenci, Claudio Bisio e Claudio
Bigagli.
Si prosegue il 23 maggio con il celebre pluripremiato “Il portaborse” (1991) di Daniele Luchetti, lucido ritratto di un Paese sull'orlo del collasso politico, con protagonisti
Nanni Moretti, nella parte di un politico corrotto e crudele, e Silvio Orlando, nei panni del suo portaborse che gli scrive i discorsi.
Infine, il 30 maggio si chiude con “In barca a vela contromano” (1997), commedia dai risvolti drammatici di Stefano Reali, dedicata alle storture del sistema sanitario italiano,
con protagonisti Valerio Mastandrea e Antonio Catania.
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